"Io non sono il vincitore della maratona. Invece, come dicono gli inglesi, io sono colui che ha vinto ed ha perso la vittoria"
Così scriveva Dorando Pietri sul Corriere della Sera il 30 luglio 1908.
"Tale è il potere di una buona "story" che per ogni mille persone che conoscono il nome di Dorando, forse nemmeno una sarà in grado di dire chi fu il vincitore ufficiale della Maratona di Londra"
Così dichiarò Harold Abrahams, campione olimpico dei 100 metri nel 1924, immortalato nel film "Momenti di gloria" (Chariots of Fire).
Il 24 luglio 1908, in effetti, Dorando Pietri vinse la maratona dei giochi olimpici di Londra, ma fu squalificato per l’assistenza ricevuta negli ultimi metri.
In tutto il mondo, gli storici dello sport definiscono ancora oggi quella "non vittoria" come "l’episodio più celebre nella storia dei giochi moderni" ( Roberto Quercetani).